Come funzionano gli answer engine (Google SGE, ChatGPT, Perplexity, Copilot)

Share

Table of Contents

Per anni la SEO ha avuto una bussola chiara: scalare la SERP di Google, guadagnare clic organici e trasformare la visibilità in conversioni. Oggi, però, lo scenario è cambiato radicalmente. Non siamo più soltanto davanti a motori di ricerca, ma di fronte ai nuovi motori di risposta. Sistemi come Google SGE, ChatGPT, Perplexity e Copilot (Bing AI) non mostrano solo link, ma generano risposte dirette e contestualizzate. L’articolo che stai per leggere ti guiderà nel passaggio dall’era dei link blu all’era delle risposte AI, fornendoti strumenti pratici per capire come funzionano i motori di risposta e soprattutto come ottimizzare i tuoi contenuti per rimanere competitivo.

Cosa sono gli answer engine

Un answer engine è un motore di ricerca basato sull’intelligenza artificiale che utilizza large language models (LLM) per fornire risposte immediate. Il suo funzionamento si basa su tre fasi principali:

  1. Comprensione semantica della query, la ricerca, tramite modelli linguistici.
  2. Recupero delle informazioni da dataset, fonti web e knowledge base.
  3. Generazione di una risposta sintetica, spesso accompagnata da link di supporto.

Un answer engine funziona interpretando la domanda, cercando nei suoi dati e generando una risposta pronta, anziché restituire solo link.

Quali sono gli answer engine e quanto contano nel 2025

Nel 2025, il panorama degli answer engine si è consolidato attorno a cinque grandi protagonisti:

  • Google SGE (Search Generative Experience), AI Overviews e Gemini, che integrano l’intelligenza artificiale generativa nei risultati di ricerca tradizionali.
  • ChatGPT di OpenAI, che combina capacità conversazionali, connessione al web e un ecosistema in crescita di plugin e integrazioni.
  • Perplexity.ai, focalizzato su ricerca documentata con citazioni e fonti verificate.
  • Copilot (Bing AI), che unisce la ricerca classica con risposte conversazionali basate su GPT-5 all’interno dell’ecosistema Microsoft.
  • Grok di xAI, che sta registrando un’adozione in crescita superiore persino a Perplexity, posizionandosi come uno degli strumenti emergenti più utilizzati.

La loro importanza non è più sperimentale: secondo un recente report di BrightEdge, la crescita dei referral dai motori di ricerca di OpenAI è aumentata del 44% su base mensile, mentre Perplexity è schizzata alle stelle con un +71% nello stesso periodo.

Gli answer engine stanno diventando un canale di traffico e visibilità sempre più rilevante per brand e marketer.

Differenze tra motore di ricerca tradizionale e motore di risposta

Gli answer engine non sostituiscono del tutto i motori classici, ma cambiano il modo in cui l’utente interagisce con le informazioni.

Caratteristica

Motore di ricerca tradizionale

Motore di risposta

Elenco di link ordinati per ranking

Risposta discorsiva generata dall’IA

Fonte

Indicizzazione di pagine web

Mix di fonti + dataset addestrati

Interazione

Query singola

Conversazione continua

SEO

Focus sul ranking SERP

Essere fonte citata dall’IA

 

La differenza chiave: i motori di risposta generano direttamente contenuti, i motori di ricerca tradizionali mostrano link.

Google SGE: come funziona la Search Generative Experience?

Google SGE (Search Generative Experience) è la nuova funzionalità che inserisce un box con risposta AI sopra i risultati organici.

  • L’output è un “AI overview”, cioè un mini-report generato dall’IA.
  • Integra più fonti ma seleziona soltanto quelle considerate autorevoli.
  • Favorisce query complesse e conversazionali (es. “come confrontare prodotti X e Y”).

 

Google SGE genera “AI overviews” che sintetizzano le informazioni principali da più fonti e le mostrano prima dei link organici.

Search Generative Experience (SGE): l’impatto sul marketing

Il significato del passaggio dalla ricerca tradizionale a SGE è chiaro: Google sta trasformando la search da “pagina di link” a “esperienza interattiva”. Per chi lavora nella SEO questo comporta:

  • Calo potenziale di CTR organico.
  • Maggiore visibilità se il proprio sito viene citato tra le fonti AI.
  • Necessità di contenuti più autorevoli, strutturati e aggiornati.

 

La Search Generative Experience segna il passaggio dalla ricerca per link a risposte sintetiche e guidate dall’intelligenza artificiale.

AI Overviews di Google: cosa cambia per chi fa SEO

Le AI Overviews (AIO) ampliano la logica SGE: i risultati non sono solo una sintesi, ma una vera panoramica interattiva che risponde alla query dell’utente. In questo senso offrono:

  • Risposte con spiegazioni passo per passo.
  • Link a fonti dirette integrate nel testo.
  • Suggerimenti di approfondimento.

E se la domanda è “Ma con quale frequenza vengono visualizzate le panoramiche AI?” Secondo i report più recenti, nel 2025 le AIO compaiono in quasi il 55% delle ricerche su Google.

Questa nuova feature trasforma la SEO: per essere visibili bisogna diventare fonte diretta delle risposte AI.

Perplexity AI: cos’è e come funziona

Che cos’è Perplexity AI? È un motore di ricerca AI conversazionale che combina sintesi e trasparenza.

  • Risponde a query con un testo chiaro.
  • Mostra sempre i link utilizzati per costruire la risposta.
  • Supporta domande follow-up senza perdere il contesto.

 

A differenza di altri tool, Perplexity cita sempre le fonti, quindi è ideale per ricerche di dati e fact-checking. Inoltre, risolve i problemi di “risposte allucinate” tipiche delle AI generative.

Il sistema di prompt di Perplexity e l’uso pratico

Un’altra differenza chiave è il sistema di prompt: Perplexity accetta richieste estese, con parametri specifici, e restituisce output focalizzati sul settore richiesto.

Il sistema di prompt di Perplexity consente di generare risposte verticali e contestualizzate in base alla query dell’utente. Marketer e professionisti possono quindi usarlo come “motore specializzato” per analisi settoriali.

ChatGPT: cos’è e come funziona

Cos’è ChatGPT? È un AI language model creato da OpenAI e basato su LLM che generano risposte predittive. Funziona con reti neurali addestrate su grandi quantità di testo e genera conversazioni naturali.

  • Può rispondere a domande, scrivere testi, generare codice.
  • È flessibile e personalizzabile in base ai diversi settori.
  • Il funzionamento si fonda su pesi di training, connessioni matematiche che permettono al modello di associare input e output.

 

Più dati e parametri = risposte più accurate.

Le applicazioni di ChatGPT nel marketing sono molteplici:

  • Content marketing: creazione di testi, articoli, post social.
  • Supporto clienti: chatbot interattivi.
  • Analisi SEO: studio di keyword, clustering semantico.

Brainstorming: generazione di idee creative.

ChatGPT è un modello linguistico AI che risponde e conversa in modo naturale con gli utenti.

Copilot: Il motore di risposta di Bing Ai

Cos’è Bing AI Copilot? È l’evoluzione di Bing Chat, sviluppata da Microsoft, che sfrutta l’intelligenza artificiale generativa per integrare ricerca e produttività.

 

  • Integrato su Bing, Edge, Windows, Office e nelle app mobili, interpreta le richieste in linguaggio naturale.
  • Elabora risposte o azioni sfruttando modelli AI ospitati nel cloud Microsoft Azure.
  • Se autorizzato, attinge al contesto dei tuoi dati tramite Microsoft Graph.

Come funziona Copilot

Copilot funziona attraverso modelli AI ospitati nel cloud Microsoft Azure e, se autorizzato, può utilizzare il contesto dei dati personali tramite Microsoft Graph per fornire risposte più pertinenti.

  • Può rispondere a domande,
  • generare testi,
  • scrivere codice,
  • modificare documenti,
  • avviare azioni operative.

 

Le applicazioni di Bing Copilot nel marketing sono numerose:

  • Content marketing: creazione di testi, articoli, presentazioni.
  • Analisi e produttività: supporto in Excel e negli strumenti Office.
  • Customer support: risposte personalizzate e veloci.
  • Ricerca e insight: accesso a dati aggiornati tramite Bing e Microsoft Graph.

Copilot di Bing è un assistente versatile che unisce capacità di ricerca, creatività e produttività in un’unica esperienza coerente in tutto l’ecosistema Microsoft.

Da dove prendono le informazioni i motori di risposta?

Gli answer engine si basano su un mix di fonti che varia a seconda della tecnologia adottata. Non tutti i motori funzionano allo stesso modo, ma possiamo individuare tre principali categorie:

  1. Dataset di training: Gli LLM (large language models) come GPT-5 o i modelli di Perplexity vengono addestrati su miliardi di testi presi da libri, siti web, forum e database pubblici. Questi dati non vengono richiamati direttamente durante la risposta, ma servono a creare una “base di conoscenza linguistica” che rende il modello capace di interpretare e generare linguaggio naturale.
  2. Recupero da fonti in tempo reale: Ormai praticamente tutti gli answer engine integrano funzioni di retrieval-augmented generation (RAG), che permettono di accedere a fonti aggiornate dal web. Combinandole con la capacità generativa dell’LLM, possono fornire risposte più fresche e ridurre i limiti di dataset statici.
  3. Knowledge graph e API esterne Google SGE attinge anche a knowledge graph strutturati, dati ufficiali e partnership con fonti affidabili. Ciò gli consente di offrire informazioni “contestualizzate” e con maggiore affidabilità rispetto a un modello generativo puro.

I motori di risposta usano dataset di training, fonti in tempo reale e knowledge graph per generare risposte aggiornate e contestualizzate.

Etica, privacy e limiti dei motori AI

L’uso degli answer engine porta vantaggi enormi in termini di rapidità e accuratezza, ma solleva anche questioni critiche che i marketer non possono ignorare.

  1. Bias e disinformazione: gli LLM apprendono dai dati che ricevono. Se i dataset contengono errori, pregiudizi culturali o informazioni obsolete, queste possono riflettersi nelle risposte. Per i brand, significa che l’immagine aziendale può essere associata a contenuti non del tutto corretti.
  2. Mancanza di trasparenza: non sempre è chiaro come e perché una risposta è stata costruita. Perplexity AI punta a citare fonti, ma altri modelli (come ChatGPT in versione base) non sempre indicano l’origine dell’informazione. Questo limita la possibilità di verificare e validare i contenuti.
  3. Privacy e gestione dei dati sensibili: alcuni motori AI memorizzano o analizzano le query degli utenti per migliorare il modello. Questo può creare criticità in settori regolamentati (sanitario, legale, finanziario), dove la protezione dei dati è essenziale.
  4. Rischio di “over-trust”: gli utenti tendono a fidarsi delle risposte AI perché presentate in forma autorevole. Ma senza un controllo critico, si rischia di diffondere informazioni non verificate.

Diritti di autore e contenuti proprietari

Un ulteriore nodo riguarda l’utilizzo di contenuti coperti da copyright. Molti answer engine si allenano su testi, immagini e dati protetti, senza che l’autore originale abbia dato consenso o ricevuto compenso. 

Per i brand e i professionisti del marketing, questo apre due fronti: 

  • da un lato la tutela della propria produzione editoriale, 
  • dall’altro l’attenzione a non basare strategie di comunicazione su materiali che potrebbero violare la proprietà intellettuale.

Come ottimizzare per Google SGE e gli answer engine

Nel 2025 l’ottimizzazione non può più limitarsi alle regole SEO classiche. I motori di risposta – da Google SGE e AI Overviews a ChatGPT, Perplexity, Bing AI e Grok – premiano contenuti che forniscono risposte dirette, strutturate e di reale utilità. Non farlo significa con tutta probabilità essere esclusi da queste nuove superfici di visibilità.

Un esempio concreto arriva da ChatGPT: Josh Blyskal di Profound ha analizzato oltre 1 miliardo di citazioni e 1 milione di visite referral da un campione di siti verticali, evidenziando come il traffico proveniente da ChatGPT verso i siti web sia diminuito del -52% dal 21 luglio di quest’anno. Una dinamica che dimostra quanto la selezione delle fonti da parte degli answer engine stia diventando sempre più competitiva.

Per evitare di perdere rilevanza – sia dentro Google SGE che negli altri motori AI – ecco dove intervenire:

Strutturare i contenuti con H1/H2/H3 chiari

Gli answer engine analizzano la struttura semantica della pagina. Titoli, sottotitoli e paragrafi ben organizzati aiutano l’IA a identificare informazioni precise.

  • Usa H1, H2 e H3 per segmentare argomenti in blocchi chiari.
  • Prediligi frasi dirette, con definizioni e riassunti stile snippet.
  • Integra tabelle e liste puntate: vengono facilmente “lette” dai motori AI.

Una struttura con H2 e H3 chiari aumenta la probabilità che i motori AI estraggano e citino i tuoi contenuti.

Inserire FAQ ottimizzate

Le FAQ sono particolarmente efficaci perché imitano il formato domanda-risposta tipico degli answer engine.

  • Formula domande con keyword esatte e sinonimi.
  • Fornisci risposte concise (2-3 frasi) subito dopo la domanda.
  • Approfondisci in un paragrafo più lungo, per soddisfare sia l’AI che il lettore umano.

Le FAQ ben strutturate sono il formato ideale per essere selezionati dagli answer engine.

Citare fonti autorevoli

L’affidabilità è un criterio cruciale per gli answer engine. Un contenuto che rimanda a fonti riconosciute e verificabili ha più probabilità di essere selezionato.

  • Usa link a studi, articoli accademici, siti istituzionali.
  • Evita fonti poco chiare o non verificabili.
  • Crea tu stesso contenuti originali (whitepaper, ricerche interne) che possano diventare citazioni per altri.

Citare fonti autorevoli aumenta la probabilità che un answer engine scelga il tuo sito come riferimento.

Aggiornare i contenuti frequentemente

I motori AI privilegiano informazioni aggiornate. Se il tuo contenuto diventa obsoleto, rischi di essere ignorato.

  • Pianifica revisioni trimestrali dei contenuti strategici.
  • Aggiorna statistiche, dati e esempi pratici.
  • Indica chiaramente la data di aggiornamento.

Contenuti aggiornati e verificati hanno più chance di apparire nelle risposte generate dall’IA.

Dimostrare esperienza e autorevolezza (E-E-A-T)

I criteri E-E-A-T (Experience, Expertise, Authoritativeness, Trustworthiness) sono fondamentali anche per i motori AI.

  • Firma i contenuti con autori riconoscibili e con credenziali.
  • Aggiungi pagine “Chi siamo” e profili autore.
  • Fornisci prove di esperienza diretta (case study, esempi concreti).

Dimostrare E-E-A-T è essenziale per essere selezionati dai motori AI come fonte affidabile.

Verso una SEO “AI-first”

L’evoluzione dei motori di ricerca verso i motori di risposta implica un approccio diverso per chi si occupa di contenuti online: questi non devono più (solo) rispondere a una query, ma devono essere strutturati, verificabili, aggiornati e in grado di ispirare fiducia all’algoritmo generativo.

Per i marketer più avanzati, la sfida non è solo tecnica ma anche strategica:

  • Bisogna integrare SEO tradizionale e ottimizzazione per AI, creando asset di contenuto che possano funzionare in entrambi i contesti.
  • Occorre monitorare costantemente come i diversi motori (SGE, ChatGPT, Perplexity, Bing AI) evolvono nei criteri di selezione delle fonti.
  • È necessario sviluppare un mindset orientato alla continuous optimization, perché i modelli generativi cambiano e imparano in tempo reale.

 

Il passaggio da Search Engine Optimization a Generative Engine Optimization (GEO) è un cambio di paradigma che premia chi saprà anticipare i trend e adattarsi con rapidità.

FAQ sugli Answer Engine e l’ottimizzazione SEO AI-first

Che cosa sono gli answer engine e in cosa differiscono dai motori di ricerca tradizionali?

Gli answer engine sono sistemi basati su modelli di intelligenza artificiale generativa che non si limitano a mostrare link come Google Search tradizionale, ma sintetizzano risposte dirette alle query degli utenti.

A differenza dei motori classici, che funzionano con ranking e snippet, gli answer engine interpretano il contesto della domanda (anche se formulata in linguaggio naturale) e generano risposte testuali o multimediali, spesso con fonti citate (es. Perplexity) o con un output sintetico (es. Google SGE).

Che problemi risolvono gli answer engine come Perplexity e Bing AI?

  • Riduzione della complessità: l’utente non deve navigare decine di pagine, riceve subito un riassunto.
  • Accesso a informazioni aggiornate: Bing AI e Perplexity offrono risposte basate su fonti in tempo reale.
  • Verificabilità: Perplexity permette di vedere subito quali articoli o siti hanno contribuito alla risposta.
  • Personalizzazione: le AI possono adattare il tono e il livello della risposta in base al prompt.

Come evolve la SEO con i motori di risposta?

La SEO diventerà progressivamente una forma di AI-first optimization, dove l’obiettivo non è solo apparire nella SERP ma essere integrati nella sintesi delle AI. Alcuni trend chiave:
  • Generative Engine Optimization (GEO): nuova disciplina che studia come “insegnare” ai motori AI a scegliere i nostri contenuti.
  • Dati strutturati e microformati: sempre più cruciali per rendere i contenuti leggibili da LLM.
  • Authority building: i brand con autorevolezza riconosciuta saranno privilegiati nelle risposte AI.
  • Monitoraggio continuo: gli output AI cambiano costantemente, rendendo la SEO molto più dinamica.

Gli answer engine ridurranno il traffico organico ai siti web?

Sì, in parte. Gli answer engine tendono a trattenere l’utente all’interno della risposta generata, senza obbligarlo a cliccare sui link. Inoltre, analisi recenti stanno mostrando che Reddit e Wikipedia, piattaforme answer-first, ora dominano le citazioni di ChatGPT.

Questo significa che il CTR organico tradizionale può diminuire, specialmente per query informative di base.

La soluzione? Ripensare l’ottimizzazione dei siti web. In questo articolo ti abbiamo fornito alcuni suggerimenti per rivedere il tuo approccio alla SEO e ai contenuti in un’ottica answer-first.

Sembra magia?

Non ci credi, vero?! Provalo!

Prova la nostra soluzione, goditi i risultati e decidi per quanto tempo mantenere attivo il tuo abbonamento.

Stiamo reinventando l’ottimizzazione delle prestazioni, della SEO, dell’accessibilità e della sicurezza dei siti web attraverso automazioni basate sull’IA, creando il sistema di ottimizzazione no-code più avanzato sul mercato.

Copyright ©2024 Tuurbo S.r.l. Tutti i diritti riservati. – Via A. Fleming SNC, Aci Sant’Antonio, 95025 Catania (CT), Italia – VAT: IT06099510874 Cap.Soc. €13.825,26 (I.V.) [email protected]