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SEO vs AEO nel 2025: ottimizzare per Google o ChatGPT?

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La SEO esiste da decenni, ma l’AEO è una strategia emergente, nata con l’ascesa dell’intelligenza artificiale e dei motori conversazionali. Mentre alcuni annunciano la “morte della SEO”, è fondamentale capire come AEO e SEO siano complementari. In questa guida scoprirai cosa cambia, cosa resta e come anticipare l’evoluzione delle ricerche online

Le ricerche online stanno cambiando?

Nel 2025, oltre il 65% delle ricerche su Google termina senza alcun clic. Questo dato, segnalato da varie fonti di settore, evidenzia un cambio epocale nelle abitudini degli utenti. L’utente medio oggi si aspetta una risposta immediata e contestuale, più che una lista di link.

Questo è in parte dovuto all’introduzione di Google AI Overview, la funzionalità generativa che riassume automaticamente le risposte alle query in cima alle SERP di Google, oltre all’evoluzione della ricerca vocale e all’adozione crescente di chatbot AI come ChatGPT, Google Gemini e assistenti vocali come Siri, Alexa e Google Assistant.

La contrapposizione SEO vs AEO è più attuale che mai per rimanere competitivi nel nuovo ecosistema digitale è assolutamente necessario comprendere le differenze tra SEO e AEO e imparare a integrare queste due strategie.

Partiamo dalle basi.

Che cosa è l'AEO?

L’Answer Engine Optimization (AEO) è l’arte di ottimizzare i contenuti per i motori di risposta, ovvero sistemi che usano intelligenza artificiale per fornire risposte dirette alle domande degli utenti. 

Mentre la SEO punta a migliorare la visibilità nei motori di ricerca, l’AEO si concentra sul posizionamento nelle risposte AI, come:

  • Snippet in primo piano.
  • Risposte vocali di Alexa o Siri.
  • Risposte automatiche di ChatGPT, Gemini o Perplexity.
  • Sezioni “Le persone hanno chiesto anche”.

L’AEO è alimentata dall’elaborazione del linguaggio naturale (NLP), dai dati strutturati e da contenuti orientati alla domanda. Qual è il suo obiettivo? Fornire risposte rapide e precise, riducendo il numero di clic necessari.

Che cos'è la SEO?

La Search Engine Optimization (SEO) è l’insieme di pratiche per aumentare la visibilità organica di un sito web nei risultati dei motori di ricerca tradizionali, come Google e Bing. La SEO tradizionale si basa su:

  • Ottimizzazione on-page (titoli, meta tag, contenuto, immagini).
  • Ottimizzazione off-page (backlink, citazioni).
  • Esperienza utente e velocità del sito.
  • Autorità tematica e struttura logica.

L’obiettivo, in questo caso, è portare traffico qualificato al sito, migliorare il posizionamento per parole chiave strategiche e aumentare conversioni o lead.

Quali sono le principali differenze tra AEO e SEO?

Aspetto SEO AEO
Obiettivo Portare traffico al sito Fornire risposte dirette senza clic
Tecnologia Motori di ricerca (Google, Bing) Chatbot AI e assistenti vocali
Metodo Ottimizzazione contenuti per ranking Ottimizzazione contenuti per risposta
Formato contenuti Articoli, guide, blog FAQ, snippet, domande-risposte
Tipo di query Navigazionali e informative Conversazionali e vocali
Metriche di successo Posizionamento, traffico, conversioni Apparizione nei risultati “zero clic”
Linguaggio Formale, orientato alle keyword Naturale, conversazionale

Vediamo nel dettaglio le differenze chiave tra AEO e SEO per comprendere più facilmente quale approccio usare, quando e come combinarli.

Obiettivi

SEO e AEO differiscono innanzitutto in quanto a obiettivi:

  • la SEO vuole portare utenti al sito,
  • l’AEO, invece, vuole offrire una risposta direttamente nel motore di risposta, senza clic.

Ad esempio, una ricerca vocale come “Quanti anni ha Elon Musk?” riceve una risposta istantanea tramite Siri o Google Assistant, senza bisogno di visitare una pagina web.

Tecnologie

L’AEO si basa su motori conversazionali alimentati da IA, che si distinguono nettamente dai classici motori di ricerca per tecnologia, logica di funzionamento e modalità di risposta.

Esistono due macro-categorie principali:

  • Assistenti vocali (AI-powered), come Google Assistant, Siri, Alexa, Bixby.
  • AI Chatbot generativi, come ChatGPT, Google Gemini, Copilot, Perplexity e Claude.

La differenza tecnologica fondamentale rispetto alla SEO tradizionale è che i motori AEO:

  • Non indicizzano e ordinano link, ma elaborano risposte in linguaggio naturale usando modelli di linguaggio avanzati (LLM).
  • Si basano su NLP (Natural Language Processing) e apprendimento automatico per comprendere contesto, intento e semantica della domanda.
  • Restituiscono risposte dirette e sintetiche, spesso costruite in tempo reale attraverso inferenza e selezione tra fonti strutturate.

Di conseguenza, ottimizzare per AEO richiede contenuti che siano machine-readable, semanticamente coerenti e facilmente interpretabili dai modelli generativi, anziché focalizzarsi unicamente sul posizionamento nelle SERP.

Metodi di ottimizzazione

Per capire come ottimizzare correttamente i tuoi contenuti, devi distinguere i metodi adottati da ciascuna strategia.

SEO tradizionale:

  • Ricerca e inserimento di keyword.
  • Ottimizzazione di tag e meta descrizioni.
  • Creazione di contenuti lunghi e approfonditi.
  • Link building.

AEO (Answer Engine Optimization):

  • Contenuti basati su domande (FAQ, how-to).
  • Risposte sintetiche ma esaustive.
  • Uso intensivo di dati strutturati (schema.org).
  • Ottimizzazione per snippet e ricerche vocali.
  • Linguaggio colloquiale e naturale.
  • Focalizzazione sulle entità semantiche.

Formato dei contenuti

Le tecnologie SEO si basano principalmente su:

  • crawler, 
  • indicizzazione,
  • algoritmi di ranking. 

Per questo i motori di ricerca classici prediligono contenuti lunghi come blog post, guide approfondite e whitepaper, pensati per offrire valore nel tempo e posizionarsi su una varietà di keyword. 

L’AEO, invece, si basa su una tecnologia diversa: sfrutta modelli linguistici avanzati (LLM) ed è pensata per alimentare risposte dirette, brevi e semanticamente precise all’interno di motori basati su intelligenza artificiale generativa.

L’AEO predilige quindi formati come:

  • FAQ costruite attorno a domande reali degli utenti.
  • Snippet ottimizzati per apparire in primo piano o nei risultati “zero clic”.
  • Schema markup semantico (FAQ, How-to, Article) per favorire la comprensione da parte delle AI.
  • Risposte concise, strutturate e orientate all’intento.

In base a tutte queste differenze, potremmo ricapitolare in questo modo: 

SEO e AEO rispondono a logiche e tecnologie differenti: la prima punta alla visibilità nei motori tradizionali, la seconda alla rilevanza nei sistemi AI che generano direttamente la risposta. Per questo il formato dei contenuti deve essere diverso.

Come far funzionare AEO e SEO insieme?

Sebbene AEO e SEO rappresentino approcci distinti all’ottimizzazione dei contenuti, integrarli in un’unica strategia è oggi la mossa più efficace. Perché? Beh, perché le esigenze degli utenti si evolvono costantemente: ciò che oggi è una ricerca testuale su Google, domani potrebbe essere una richiesta vocale a Siri o una conversazione con ChatGPT.

In particolare, combinare SEO e AEO permette alle aziende di intercettare un pubblico più ampio, soddisfacendo diversi intenti di ricerca su molteplici piattaforme: dai motori di ricerca tradizionali agli assistenti vocali AI-based, passando per i chatbot conversazionali. 

Ecco come unire i due approcci in modo coerente e funzionale:

Ottimizzazione dei contenuti

Un contenuto efficace nel 2025 deve parlare sia ai motori di ricerca che agli assistenti intelligenti. Da un lato, la SEO continua a premiare contenuti lunghi, ricchi di parole chiave e con strutture ben definite. Dall’altro, l’AEO predilige formati più brevi, diretti, pensati per essere facilmente estratti da sistemi basati su IA.

Per esempio: un articolo SEO su “Come scegliere un software di email marketing” sarà una guida approfondita con paragrafi dettagliati. Un contenuto AEO sull’argomento, invece, includerà FAQ come: “Qual è il miglior software di email marketing per piccole imprese?”, accompagnate da risposte concise ma informative.

Implementazione dei dati strutturati

Senza dati strutturati, l’unione tra SEO e AEO resta zoppa. Il markup Schema.org consente ai motori di ricerca e agli assistenti vocali di comprendere meglio i contenuti e di presentarli nel formato più utile per l’utente.

Ad esempio, usare il markup FAQPage o HowTo aiuta Google a mostrare direttamente i contenuti nei risultati “zero clic” o nelle AI Overview, già attive in oltre 120 Paesi nel 2025. Amazon Alexa e Google Assistant si appoggiano sempre più a contenuti marcati semanticamente per fornire risposte vocali affidabili.

L’aggiunta di dati strutturati per elementi come prezzi, orari di apertura, recensioni e tutorial aumenta non solo la visibilità, ma anche la credibilità dell’azienda. È un investimento tecnico, ma ad alto impatto, specie in un’epoca in cui l’interazione è spesso mediata da un’intelligenza artificiale.

Strategia delle parole chiave

Con AEO e SEO che coesistono, la ricerca delle parole chiave va affrontata su due livelli: quello testuale-digitale e quello conversazionale. La SEO tradizionale si concentra su query digitate, come “software newsletter gratuito”, mentre l’AEO guarda a frasi parlate, come: “Qual è il miglior strumento gratuito per inviare newsletter?”

Le piattaforme AI interpretano il linguaggio naturale e si concentrano sull’intento implicito. Le aziende devono quindi costruire contenuti che rispondano sia a keyword secche che a domande complete, ad esempio combinando:

  • SEO: “strategie email marketing 2025”
  • AEO: “Quali strategie di email marketing funzionano meglio nel 2025?”

Come fare AEO + SEO in pratica?

Nel 2025, l’approccio vincente non è scegliere tra SEO e AEO, ma integrare entrambi. Ecco come farlo in modo strategico:

  1. Crea contenuti SEO solidi: ottimizzati per keyword, intenti e struttura on-page.
  2. Arricchisci con logica AEO: inserisci sezioni FAQ, markup semantici, formati conversazionali.
  3. Analizza le query conversazionali con strumenti come AnswerThePublic o AlsoAsked.
  4. Scrivi in linguaggio naturale, semplice e orientato all’utente.
  5. Fai test cross-canale tra ricerche vocali, AI e motori tradizionali.

Quali sono i migliori tool per fare AEO?

Per costruire una strategia AEO solida e scalabile è fondamentale usare strumenti che facilitano la creazione di contenuti leggibili per le AI e ottimizzati per le risposte dirette. Ecco con quali dovresti cominciare a familiazzarti:

  • Tuurbo: automatizza il markup Schema.org sui contenuti, genera meta tag mancanti e ottimizza le performance di caricamento, migliorando la visibilità nei risultati “zero clic” e aumentando il tasso di clic organico.

  • AlsoAsked: mappa le domande correlate reali degli utenti, utili per strutturare FAQ efficaci e risposte ottimizzate.

  • Screaming Frog: puoi usarlo per analizzare le pagine per identificare e ottimizzare i dati strutturati e la struttura tecnica del sito.

  • ChatGPT: usalo per simulare risposte AI per testare contenuti in linguaggio naturale e migliorare la qualità delle risposte fornite.

  • Google Search Console: monitora la visibilità dei contenuti e ti segnala eventuali problemi nei dati strutturati.

  • Rich Results Test (Google): verifica se le tue pagine sono idonee a generare risultati arricchiti nei motori AI e nella SERP.

Quali sono le tendenze AEO e SEO per il 2025 e i prossimi anni?

Nel 2025 l’intelligenza artificiale generativa è ormai integrata in modo stabile nei principali motori di ricerca e strumenti digitali: Google, Microsoft, Meta, Amazon e Apple stanno ridefinendo l’esperienza utente attorno a risposte dirette e interazioni vocali.

In base a questo, ecco alcune tendenze da tenere d’occhio:

Chi saprà unire SEO tecnico e contenuti ottimizzati per AI sarà molto più visibile nelle SERP del futuro.

Il futuro dell’ottimizzazione per i motori di ricerca è ibrido

Nel panorama digitale del 2025, SEO e AEO non sono in competizione, ma due facce della stessa medaglia. La SEO resta fondamentale per la visibilità organica, l’autorevolezza e il traffico di qualità. Ma l’AEO è imprescindibile per intercettare le ricerche vocali, i chatbot AI e l’informazione conversazionale.

Per questo motivo, le aziende lungimiranti non dovrebbero abbandonare la SEO, ma ampliarla con logiche AEO, creando contenuti con un doppio proposito: utili sia per la SERP tradizionale che per i motori conversazionali. Perché investire oggi in una strategia che unisca le due discipline significa essere rilevanti oggi e visibili domani.

FAQ: SEO vs AEO

L’AEO sostituirà la SEO?

No, l’AEO non sostituirà la SEO, ma rappresenta un’integrazione fondamentale per rimanere competitivi nel nuovo panorama digitale. La SEO continua a essere indispensabile per ottenere visibilità organica, posizionare contenuti nelle SERP classiche e generare traffico qualificato. Ma con la diffusione di motori basati su intelligenza artificiale come ChatGPT, Google Gemini e Perplexity, l’ottimizzazione dei contenuti deve evolversi.

In pratica, oggi la SEO è efficace su ricerche come “miglior smartphone 2025 classifica”, che richiedono contenuti strutturati e comparativi, mentre l’AEO risponde meglio a query come “Qual è il miglior smartphone sotto i 500 euro nel 2025?”, dove l’utente si aspetta una risposta diretta, magari pronunciata da un assistente vocale.

Come possono funzionare insieme SEO e AEO?

SEO e AEO non sono in conflitto, anzi, possono lavorare in perfetta sinergia se si adotta una strategia integrata. È essenziale progettare contenuti che funzionino sia per il ranking nei motori di ricerca tradizionali, sia per la generazione di risposte nei sistemi AI.

Un contenuto ben strutturato per la SEO avrà titoli ottimizzati, sottotitoli chiari, parole chiave mirate e link interni. Per renderlo AEO-friendly, è utile arricchirlo con:

  • Una sezione FAQ costruita attorno a domande reali degli utenti.

  • Un markup semantico come Schema.org (FAQPage, HowTo, Article).

  • Risposte concise e focalizzate sull’intento, scritte in linguaggio naturale.

Ad esempio, un tutorial su “Come fare il backup del tuo iPhone” può includere un’introduzione esaustiva (SEO), una sezione FAQ con “Come si fa il backup iPhone su iCloud?” (AEO), e dati strutturati in JSON-LD per aiutare Google e i motori AI a comprendere e riutilizzare il contenuto. Questo approccio aumenta sia la visibilità che la citabilità.

Cos’è la Generative Engine Optimization (GEO)?

La GEO è l’evoluzione avanzata dell’AEO, specificamente pensata per i motori generativi come ChatGPT, Bing Copilot, Google AI Overview, Perplexity e Claude AI. A differenza della SEO, che mira a far salire i contenuti nelle SERP, la GEO si concentra sull’essere citati come fonte autorevole nei testi generati dalle AI.

I contenuti ottimizzati in chiave GEO:

  • Hanno una struttura semantica chiara.
  • Sono scritti in modo neutro, oggettivo e facilmente comprensibile.
  • Citano fonti affidabili e verificabili.
  • Riflettono i principi E-E-A-T (Expertise, Experience, Authoritativeness, Trustworthiness).

Per esempio, se un utente chiede a un chatbot: “Quali sono i benefici della vitamina D?”, un sito GEO-ottimizzato, con informazioni verificate e strutturate, ha maggiori probabilità di essere incluso nella risposta generata.

Come misurare il successo dell’AEO, rispetto alla SEO?

Misurare l’efficacia dell’Answer Engine Optimization è più complesso rispetto alla Search Engine Optimization tradizionale, perché le metriche sono spesso indirette o qualitative. Per quanto riguarda l’AEO, i KPI più significativi monitorare sono:

  • Presenza nei featured snippet: verifica se i tuoi contenuti appaiono nelle posizioni “zero clic” su Google usando strumenti come Semrush o Ahrefs.

  • Risposte fornite dagli assistenti vocali: fai test vocali manuali con Siri, Alexa o Google Assistant per controllare se il tuo contenuto viene letto o utilizzato nelle risposte.

  • Visibilità nelle AI Overview e chatbot AI: cerca menzioni del tuo brand o sito in risposte di ChatGPT (con browsing attivo), Perplexity o Bing Copilot. Puoi anche usare tool di brand monitoring come Mention o BrandMentions.

  • Traffico “zero clic”: usa Google Search Console per analizzare impressioni che non si traducono in clic. Se il tuo contenuto appare in snippet o AI Overview, potresti vedere una visibilità alta ma CTR basso. In AEO, anche la visibilità senza clic può essere un segnale positivo.

  • Citazioni da parte delle AI: cerca frasi come “secondo il sito nomedominio.it” nei motori generativi. Ogni citazione rafforza la tua reputazione semantica e ti posiziona come fonte autorevole anche se non genera clic diretti.

Questi indicatori ti aiutano a valutare se i tuoi contenuti stanno rispondendo correttamente ai nuovi standard dell’ecosistema AI integrati nei motori di ricerca e ti permettono di adattare le strategie AEO alla SEO in modo continuo ed efficace.

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